All’ospedale di Pescia la teledialisi domiciliare è già realtà. Nella struttura di Nefrologia e Dialisi diretta dalla dottoressa Claudia Del Corso (nell’ambito struttura operativa complessa diretta dal dottor Alessandro Capitanini), e coordinata dalla dottoressa Roberta Gentile, per quanto riguarda il personale infermieristico, l’utilizzo dei sistemi informatici e tecnologici per curare coloro che soffrono di insufficienza renale ha portato ad un miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.
“I pazienti in trattamento dialitico domiciliare peritoneale –ha detto la dottoressa Del Corso– vengono gestiti dal Centro tramite la teledialisi. I dati della macchina di dialisi possono essere controllati da remoto: vengono infatti scaricati su una piattaforma e la mattina i nefrologi e gli infermieri del Centro possono leggere il risultato della dialisi effettuata dai pazienti durante la notte”.
Le macchine di dialisi vengono programmate e riprogrammate secondo le necessità del paziente da remoto, immediatamente e senza la necessità di far andare il paziente in ospedale.
A questi avanzamenti tecnologici, adesso si sta aggiungendo la possibilità di avere un point-of-care a casa del paziente, ovvero la possibilità di determinare tutti quei parametri che possono servire per valutare l’efficacia del trattamento dialitico (la creatinina, l’azotemia, gli elettroliti): basta una goccia di sangue (come si fa con la glicemia) per avere queste risposte e vengono ricevuti direttamente al centro dialisi.
Ma nel futuro della dialisi dell’ospedale S.S. Cosma e Damiano ci sono altri progetti che hanno come obiettivo quello di avvicinare sempre di più i pazienti ai sanitari. Li annuncia la dottoressa Sara Melani, direttore sanitario del presidio. “Ci stiamo adoperando per introdurre un totem trasportabile, simile a un trolley, che ha una telecamera ad alta risoluzione, un monitor, un sistema vivavoce e un box tecnologico; il tutto si collega a Internet. Questa nuova tecnologia permetterebbe al personale medico e infermieristico di verificare nell’immediato i dati del malato in cura, di assistere ed intervenire sulla terapia che il paziente sta svolgendo nella propria abitazione, direttamente dall’ospedale riducendo così gli accessi e raggiungendo gli assistiti, ovunque si trovino.