Processo Giurlani. Sentiti i testi della difesa. Tra due mesi la sentenza

Nella mattinata di martedì si è tenuta l’udienza del processo contro Oreste Giurlani. Davanti alla terza sezione del Tribunale di Firenze hanno sfilato i testimoni della difesa, solo sei, rispetto ai 70 originariamente annunciati. Tra loro Annalisa Armillotta, già segretaria Uncem, e Ledo Gori, già capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Altri testimoni potranno essere ascoltati nell’udienza del 20 ottobre. Il Presidente del Tribunale, nel corso dell’udienza di luglio, aveva indicato due date per “ascoltare” i testimoni, 22 settembre e 20 ottobre, appunto. Sarebbe stata cura dei legali della difesa organizzare la “sfilata” dei testimoni. Il Presidente del Tribunale ha nel frattempo negato un’altra udienza.

Il dibattimento e la sentenza sono invece attesi per il 24 novembre. 

Le accuse nei confronti di Giurlani sono quelle di peculato e di traffico di influenze illecite. “Reati per il quali il primo cittadino rischia, rispettivamente, una condanna fino a 10 anni e mezzo e da 1 a 4 anni. In caso di condanna, per effetto della legge Severino, il Prefetto può procedere alla sospensione dall’attività di Sindaco per un tempo massimo fino a 18 mesi“, ha detto Andrea Bini, che nel processo assiste l’Unione Comunale del Partito Democratico di Pescia, ammesso come parte civile. “La decisione fu presa a tutela degli interessi del Partito Democratico di Pescia e tutelare l’immagine del partito per danni derivanti dalle vicende di un singolo iscritto”.

Il pm accusa Giurlani di aver sottratto, dal 2012 al 2016 quando era persidente di Uncem Toscana, 724.331 euro di denaro pubblico. I soldi sarebbero stati prelevati dai conti bancari dell’Uncem di cui aveva disponibilità.

L’altra imputazione è quella di traffico di influenze illecite, in concorso con un imprenditore pratese, per aver ricevuto da quest’ultimo quasi 40mila euro nel 2012 come prezzo della mediazione illecita per accreditare presso alcuni enti pubblici e presso la rete telematica regionale della Toscana, un prodotto informatico creato dall’imprenditore.
“Come ho sempre sostenuto, confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia”, ha ribadito Giurlani nelle scorse ore. “Sono sereno perché convinto che alla fine di tutto questo, la mia immagine di amministratore ne uscirà ulteriormente rafforzata, visto che ho sempre fatto solamente gli interessi dei cittadini”, sono le parole di Giurlani.