Convento di Colleviti, quale futuro? Si pensa ad utilizzi sociali o ricettivo-turistici

Da oltre un anno la comunità Mondo X, fondata da padre Eligio Gelmini per il recupero di persone che tentano di liberarsi dall’alcool e dalla tossicodipendenza, ha lasciato il convento di Colleviti.

Ciò nonostante, l’ordine dei frati francescani minori sta conservando la struttura in buone condizioni. Ha trasferito al sicuro numerosi beni preziosi come quadri o arredi, alcuni risalenti anche al 1500. Il patrimonio librario risulta depositato in ambiente protetti con allarmi.

Ma la manutenzione ordinaria e straordinaria è onerosissima -ha detto Frate Massimo Grassi, legale rappresentante dell’ordine-. E’ pertanto necessario trovare una soluzione, in tempi brevi, prima che degrado od incuria, per quanto ci stiamo impegnando ad evitarle, abbiano la meglio”.

L’obbiettivo è salvaguardare l’uso religioso della struttura affidando la gestione ad enti ecclesiali, e quello civile-sociale affidando invece una parte dell’immobile ad associazioni o cooperative sociali, sportive o culturali del territorio.

La struttura ha operato in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Pescia, la Caritas diocesana, l’ospedali e le forze dell’ordine per la gestione in situazioni emergenza di giovani disagiati.

Tra le soluzioni al vaglio, “sebbene -ha confidato Grassi-, al momento risulta remota, c’è anche la vendita ad un privato”. In quel caso, c’è da immaginare, il convento potrebbe essere riqualificato e destinato ad uso ricettivo-turistici. Insomma un resort di lusso, dove soggiornare tra antiche mura e viste mozzafiato.

La chiesa fa parte del territorio della parrocchia di S. Maria Assunta in Castellare. Ogni domenica alle 9,30 viene celebrata la messa.