Roberto Benigni a Pescia per il Pinocchio di Garrone. L’idea di Claudio Giuntoli

L’idea, che è già sulla bocca di tanti pesciatini, è venuta a Claudio Giuntoli, ex amministratore e mente vulcanica quando si è trattato, negli anni passati, di promuovere la nostra città.

E’ noto che la casa di produzione del regista Matteo Garrone, ha preferito altre location per le riprese del nuovo film Pinocchio che sarà nelle sale cinematografiche il prossimo Natale, snobbando Collodi, che invece del burattino del Lorenzini ne è la patria.

Accadde più o meno la stessa cosa anche nel 2002 con il Pinocchio di Roberto Benigni. Ma in quell’occasione, il premio Oscar, ebbe a rimediare…eccome!

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Claudio Giuntoli, che allora era assessore al Turismo, insieme a qualche fidato amico, contattò la casa di produzione Medusa, sollevando, in qualità di rappresentante della città di Pescia, “la delusione per non aver coinvolto nella realizzazione del film il territorio dove Pinocchio ha trovato i natali” e l’auspicio a rimediare. Per tutta risposta, appena qualche settimana più tardi, nel novembre del 2002, Roberto Benigni giunse in città, seguito da almeno 20 televisioni italiane ed estere.

Benigni arrivò a Pescia e poi a Collodi, e con fare scanzonato, scese dall’auto e baciò la terra dicendo, “Finalmente a casa”. Al Parco di Pinocchio lo aspettavano centinaia di bambini che cantarono per lui le canzoni più famose di Pinocchio.

Tutta la carovana si trasferì più tardi al Teatro Pacini dove l’allora sindaco Roberto Fambrini e il presidente del consiglio comunale Marino Angeli consegnarono a Benigni la cittadinanza onoraria. Fu poi proiettato il film. Benigni, a metà della pellicola, se ne andò. “Devo andarmene, s’è fatto tardi -disse-, e il mio babbo Geppetto mi starà cercando…“.

Va da sè che il partner ideale nell’iniziativa è la Fondazione Collodi. Far tornare a Collodi Roberto Benigni, insieme magari a qualche altro attore del film, toscano come Massimo Ceccherini, o Gigi Proietti, assai legato alla città di Montecatini, per un’anteprima internazionale del film, costituirebbe un importante evento che varrebbe più di mille discorsi per la promozione del nostro territorio.

Luca Silvestrini