Grazie all’Attività Fisica Adattata l’aspettativa di vita per coloro che fanno la dialisi aumenta, la qualità della vita migliora e i costi per il sistema sanitario diminuiscono.
È grazie a un accordo fra la Società della Salute della Valdinievole e ANED (Associazione nazionale emodializzati – dialisi e trapianto) che coloro che devono fare dialisi potranno fare la cosiddetta Attività Fisica Adattata per due volte a settimana. La SdS ha infatti deciso di dare un contributo economico ad Aned per sostenere i costi del trasporto dei dializzati.
“Purtroppo –ha commentato il presidente della SdS della Valdinievole Pier Luigi Galligani– coloro che fanno dialisi hanno spesso difficoltà anche nel muoversi. I costi del trasporto protetto per le singole persone sarebbero insostenibili e questo potrebbe impedire a molti di andare a fare l’Attività Fisica Adattata”.
“Oggi sappiamo che anche per il malato renale e per coloro che fanno dialisi il movimento è fondamentale. Il reparto di Nefrologia di Pescia è stato il primo in Italia nel 2000 a proporre una sperimentazione di questo tipo”, ha detto il dottor Alessandro Capitanini, direttore Sos (struttura operativa semplice) di Nefrologia di Pistoia.
In Valdinievole sono circa 70 le persone che fanno emodialisi all’ospedale di Pescia, a Pistoia sono circa 130. A questi si aggiungono i trapiantati che sono circa un centinaio. Ogni dializzato deve recarsi all’ospedale a fare la dialisi per tre volte alla settimana.
Il progetto, partito da poco, si trova nella fase di valutazione dei pazienti che potranno effettuare l’Attività Fisica Adattata. Attualmente sono coinvolti i reparti di Dialisi e Nefrologia di Pescia e Pistoia, la Riabilitazione, la Società della Salute della Valdinievole e l’Aned. In una prima fase verranno coinvolti pochi pazienti ma la prospettiva futura è quella di coinvolgere tutti i malati di rene, i dializzati e i trapiantati e di estendere questo pogetto a tutta l’area vasta. Coloro che rientreranno nel programma potranno effettuare l’AFA per due volte a settimana, seguiti da personale competente. A questo si aggiungeranno 20 ore settimanali di fisioterapia per coloro che fanno la dialisi da parte dell’Asl.